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Coronilla emerus - Coronilla varia

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Coronilla emerus L.

Famiglia: Leguminosae
Sinonimi: Hippocrepis emerus ((L.)Lassen.) Coronilla florida Salisb., Coronilla pauciflora Lam.
Nomi volgari: erba cornetta, dandolino, emero, dondolino.
Etimologia: il nome generico dal latino” corona” cioè “corona, ghirlanda”, per la disposizione dei fiori, a corona.

Morfologia:
arbusto perenne, suffruticoso, eretto, sempreverde, alto da 1 a 3 metri, ha fusto legnoso, angoloso, striato e molto ramificato.
Le foglie sono picciolate, pennate, alterne, composte 4 da 5-9 foglioline obovato-cuneate, con stipole basali.
I fiori di colore giallo vivo, se sono esposti al sole presentano piccole macchie rosso-purpureo, sono infiorescenze a grappolo, pendule e ombrelliformi, la corolla ha il vessillo con il lembo ripiegato.
I frutti sono legumi penduli.
Distribuzione – habitat – fioritura:
in Italia è pianta comune da 0 a 1.700 m, vegeta nei boschi nei cespuglieti, negli incolti, tipica della macchia mediterranea, preferisce un suolo calcareo, fiorisce da aprile a giugno.
Proprietà ed utilizzi:
pianta diuretica e cardiotonica.
Come molte leguminose, è pianta ottima come foraggio per il bestiame, in particolare i conigli ne sono molto ghiotti.

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Coronilla varia L.(= Securigera varia (Linné) P.Lassen)

Famiglia: Leguminosae

Nome volgare: Erba ginestrina, Cornetta ginestrina, Vecciarini.

Forma biologica: H scap (Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie).
Descrizione: Pianta perenne, di aspetto erbaceo, dal grosso rizoma ramificato, fusti ramosi e prostrato-ascendenti, spesso rampicanti , possono raggiungere il metro di lunghezza.
Le foglie, imparipennate, brevemente picciolate, sono composte da 8-11 paia foglioline ellittiche e mucronate, glaucescenti nella pagina inferiore. Come succede per molte altre leguminose, verso sera le foglie si riuniscono e ripiegano, in posizione di riposo per riaprirsi il giorno successivo.
I fiori, papilionacei, sono riuniti in infiorescenze ( 10-20 fiori) all’apice di lunghi peduncoli, sono bianco-rosati prima inclinati, poi al momento della fioritura e della fruttificazione, si ergono. Il vessillo è rosa scuro, o violetto, l’apice della carena è viola scuro.
I frutti sono baccelli ritorti verso la punta e leggermente strozzati misurano 3-6 cm, contengono semi bruni e piatti.

Antesi: Giugno – Agosto
Tipo corologico: SE-Europ
Distribuzione in Italia: Comune in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata.
Habitat: Nelle scarpate, nei prati asciutti, nelle boscaglie, lungo i sentieri, preferisce i terreni calcarei, rupi, pietraie, fino a 1200 m.
Etimologia:Il nome del genere è il diminutivo del latino”corona” a indicare la disposizione dei fiori.
Proprietà ed utilizzi: Pianta cardiotonica ed emetica; contiene coronillina che è un glucoside ad effetto purgativo. In tempi passati si usavano le foglie nella composizione di un cardiotonico, in sostituzione della digitalina.
Talvolta viene coltivata per la produzione di foraggio, in alcuni casi è utilizzata per ricoprire velocemente scarpate e controllarne l’erosione prima che altre piante si siano stabilizzate.
Impiegata come ornamentale.

Curiosità: Il bruco della Zygaena ephialtes, che è una falena, si sviluppa su questa pianta; è giallo o giallo verdastro, con macchie nere ed una linea bianca al di sotto dei fianchi.

fonti:
Fungoceva. Agraria Erbario Funghi d'italia
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